Maria Anna Nolè


Non importa chi sono. Non importa come mi chiamo. Potete chiamarmi Strega. Perché tanto la mia natura è quella. Da sempre, dal primo vagito, dal primo respiro di vita, dal primo calcio che ho tirato al mondo. Sono una di quelle donne che hanno il fuoco nell’anima, sono una di quelle donne che hanno la vista e l’udito di un gatto, sono una di quelle donne che parlano con gli alberi e le formiche, sono una di quelle donne che hanno il cervello di Ipazia, di Artemisia, di Madame Curie. E sono bella! Ho la bellezza della luce, ho la bellezza dell’armonia, ho la bellezza del mare in tempesta, ho la bellezza di una tigre, ho la bellezza dei girasoli, della lavanda e pure dell’erba gramigna! Per cui sono Strega. Sono Strega perché sono diversa, sono unica, sono un’altra, sono me stessa, sono fuori dalle righe, sono fuori dagli schemi, sono a-normale… sono io! Sono Strega perché sono fiera del mio essere animale-donna-zingara-artista e … folle ingegnere della mia vita. Sono Strega perché so usare la testa, perché dico sempre ciò che penso, perché non ho paura della parola pericolosa e pruriginosa, della parola potente e possente. Sono Strega perché spesso dò fastidio alle Sante Inquisizioni di questo strano millennio, di questo Medioevo di tribunali mediatici e apatici. Sono Strega perché i roghi esistono ancora e io – prima o poi – potrei finirci dentro.


Maria Anna Nolè
Brillante e vivace interprete della cultura musicale popolare tradizionale opera esprimendosi, con successo costante, nel settore della ricerca e dello spettacolo. Come ballerina e coreografa ha realizzato eventi, stage, manifestazioni per l’A.P.T., le Sovrintendenze ai Beni Culturali, per Enti ed Associazioni, per la Borsa Mediterranea del turismo e per le giornate europee del Patrimonio Culturale. Laureata all’Università degli Studi della Basilicata in Antropologia CulturaleStoria delle Tradizioni Popolari, danzatrice e tamburellista negli spettacoli del maestro Antonio Infantino, dello storico gruppo de I Tarantolati di Tricarico, frequente ospite nei live di Eugenio Bennato. Presidente dell’Associazione Culturale IATRIDA (compagnia di danze iatriche e teatrodanza) è attiva da molti anni nella ricerca, lo studio e la tutela del patrimonio culturale e tradizionale della Basilicata e del Sud Italia. Promuove, anima e conduce annualmente laboratori sul movimento e sulla ritmica tradizionale al fine di abbattere e coniugare le diversità culturali e di genere.